Rapporto sulla trasparenza di CyberGhost
2011-2014

Come principale fornitore globale di servizi di anonimato, CyberGhost VPN si impegna innanzitutto a proteggere la privacy dei propri utenti. Pertanto, CyberGhost VPN non osserva, registra, conserva o memorizza i dati degli utenti.

Fedele alla missione della società per proteggere i propri utenti, CyberGhost VPN ha deciso di pubblicare un rapporto sulla trasparenza in cui è riportato nel dettaglio solo il numero di richieste di divulgare i dati personali di singoli utenti ricevute sin dalla sua fondazione nel 2011 fino ad oggi. Le richieste sono state inoltrate da autorità, aziende e privati in relazione a presunti reati effettuati attraverso CyberGhost VPN. L'azienda non ha e non potrebbe fornire i dati utente a chi ne faccia richiesta, perché si tratterebbe di una violazione della missione di CyberGhost VPN di proteggere i propri utenti e perché in ogni caso non esiste alcun registro di dati utente.

Poiché CyberGhost VPN non conserva alcun registro, il rapporto non elenca le procedure aggiuntive richieste. Inoltre, non è messo in atto alcun controllo della legittimità di eventuali richieste.

Prima del 2011, quando la società operava in Germania, si è verificato un singolo incidente che è andato oltre le procedure ordinarie. Allora, la politica aziendale di non memorizzare i dati utente ha condotto nel maggio 2010 a un mandato di perquisizione per l'azienda e al sequestro da parte delle autorità dei supporti di memorizzazione. Poiché l'azienda non aveva memorizzato i dati utente, la polizia non è riuscita a trovare nulla che fosse di alcuna utilità al riguardo.