
Rapporto sulla trasparenza di CyberGhost
2015
CyberGhost non è l'Honeypot di nessuno!
CyberGhost difende la privacy come diritto umano fondamentale, essendo i primi nel settore a pubblicare un rapporto sulla trasparenza mentre sviluppiamo al contempo nuove tecnologie di crittografia orientate all'utente per il futuro.
Le richieste sono state raggruppate in 3 categorie principali:
In genere, le denunce ai sensi del DMCA – Digital Millenium Copyright Act vengono ricevute da vari studi legali che rappresentano Paramount, Sony Pictures o aziende simili. Queste denunce segnalano tipicamente che un materiale protetto da copyright è stato illegalmente condiviso tramite un IP CyberGhost, fornendo dettagli sul torrent, sulla data in cui è stato condiviso, sugli IP di caricamento e la porta utilizzata.
Le denunce di attività malware sono ricevute da varie parti, da utenti che ricevono spam o rilevano attacchi da IP CyberGhost, da proprietari di siti Web o sviluppatori di applicazioni che segnalano attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service), botnet, truffe, tentativi di accesso, ricezione di email automatiche ricevute da siti Web per rilevare un indirizzo IP incluso nelle blacklist o un indirizzo IP utilizzato per campagne di spam. CyberGhost riceve inoltre denunce presentate dai vari centri dati con cui collaboriamo.
Le richieste di polizia vengono ricevute da diversi organi dell'autorità giudiziaria o dalle stazioni di polizia per richiedere i registri di un IP collegato al loro caso di indagine. Richieste di questo tipo sono di solito ricevute dai centri dati e poi inoltrate a CyberGhost.
Notizie in evidenza dal mondo
Il rapporto sulla trasparenza mira ad evidenziare le informazioni strategiche ottenute da varie richieste di divulgazione dell'identità degli utenti di CyberGhost. Le richieste pervenute dall'autorità giudiziaria, dagli uffici di polizia e dai proprietari di siti Web o da privati e aziende in tutto il mondo sono state raggruppate in tre categorie: denunce DMCA, denunce di polizia e denunce di attività malware.

Denunce DMCA
Rispetto all'anno precedente, il numero di denunce è diminuito con una media di -21% negli ultimi 12 mesi. CyberGhost ha ricevuto mediamente 1.318 denunce ogni mese (anche se il numero di utenti è aumentato del 60% da gennaio a dicembre 2015). Le misure adottate contro comportamenti che innescano l'inoltro di denunce e richieste sono riportate in modo dettagliato nel documento. Il numero di denunce DMCA deve essere inoltre collegato all'aumento dell'attività di numerose imprese di distribuzione e produzione e di detentori di copyright.

Richieste della polizia
L'aumento del numero di utenti, da 3,5 a 7,5 milioni, non ha influenzato il numero di richieste di polizia, al contrario. Sono state ricevute 71 richieste sulla divulgazione dei dati degli utenti con una media mensile di 6 richieste tra gennaio 2015 e dicembre 2015. Anche se la base di utenti ha visto uno sviluppo del 60%, il numero di richieste ricevute dalla polizia è sceso a -24%.

Attività malevole
On a global scale, the reported malicious activities in CyberGhost’s network have increased significantly with 310% from an average of 99 per month in 2014 to 407 per month in 2015.
For the same period of time, substantial increases of malicious activities have been also reported by various security companies such as Kaspersky Lab, Trend Micro, Cisco and Symantec.

Notizie in evidenza dagli Stati Uniti
Anche le nuove normative in materia di censura e sorveglianza di massa sono alla base dell'aumento del numero di utenti e attività dannose. CyberGhost ha osservato un declino del numero di DMCA, associato inoltre a un calo del 59% delle richieste e a un ulteriore 17% in meno di segnalazioni all'autorità giudiziaria. Secondo lo sviluppo globale del paesaggio malware, le attività dannose su server statunitensi sono aumentate di un sostanziale 243%.
I media internazionali hanno portato, più che mai, l'attenzione dei propri lettori sulle implicazioni di tali disposizioni, hanno riferito le attività del NSA ed evidenziato l'importanza della privacy.
Tutte queste iniziative possono essere collegate all'aumento di utenti statunitensi di CyberGhost consapevoli della privacy, come evidenziato nel grafico sottostante, fino a raggiungere una crescita del 60% tra giugno e agosto 2015.

Notizie in evidenza dalla Germania
Le cifre per i server tedeschi possono essere facilmente paragonate a quelle globali. Le attività malevole sono aumentate del 115% mentre le denunce DMCA sono state del 27% in meno, mentre le richieste di polizia sono diminuite del 4%.
Nel maggio 2015, WikiLeaks ha pubblicato dieci mesi di trascrizioni dell'indagine parlamentare tedesca nel corso delle attività di NSA in Germania1, provocando enorme sgomento e costernazione. A seguito di questo incidente, Reporter senza Frontiere (RSF) della Germania ha portato in tribunale l'agenzia di intelligence straniera tedesca Bundesnachrichtendienst (BND). Informatori e fonti confidenziali sono considerati critici per le inchieste, le ricerche e i rapporti della stampa libera.
L'esposizione mediatica internazionale da giugno 2015 ha inoltre contribuito a una maggiore consapevolezza in merito alle preoccupazioni di riservatezza e al diritto per la privacy individuale. Può anche essere collegata all'aumento del 60% degli utenti tedeschi registrato nel 2015.

Ulteriori informazioni sulla censura e sul relativo impatto dell'utilizzo di VPN, sull'influenza della ricchezza sulla privacy in varie regioni del mondo, sulla crittografia come arma digitale del XXI secolo e altre informazioni pertinenti sulla privacy.